Virna Lisi veste i panni di Paola, una donna avvolta nel mistero che, a causa di un’amnesia, non ricorda più nulla di sé e del suo passato. Ritrovata, nella capitale, a vagare senza meta viene reclamata da due uomini che non si conoscono tra loro. E la ricerca della sua vera identità la condurrà ad aiutare un giovane poliziotto a risolvere intricati casi di omicidio. Una fiction in quattro puntate per la regia di Gianni Lepre, in onda in prima serata su Rai1 da martedì 18 ottobre.
Da brillante giudice a donna alla ricerca del suo passato. Dopo aver indossato con grande successo la toga del magistrato Elena Donati nella fortunata fiction “Fidati di me”, Virna Lisi torna su Rai1 nelle vesti di una donna alla ricerca di se stessa e del suo passato in un avvincente legal thriller, in quattro puntate, per la regia di Gianni Lepre.
“La donna che ritorna”, una produzione Rai Fiction realizzata da Endemol Italia, in onda da martedì 18 ottobre, alle 21.10 su Rai1. Il soggetto è di Peter Exacoustos che firma anche la sceneggiatura con Daniela Bortignoni. Le musiche sono di Pino Donaggio.
Sulla città di Roma è appena calata la notte. Fa freddo. Una donna vaga senza meta. E’ spaventata e sola. Il suo aspetto è trasandato, anche se i suoi lineamenti fini e aggraziati non assomigliano a quelli di una barbona. Indossa un vecchio e logoro cappotto da uomo e sicuramente non della sua taglia. Sotto un abito elegante, da sera. Ai piedi ha infilate delle scarpe da tennis. In stato confusionale viene condotta in questura. Non ricorda nulla di sé, nemmeno il nome. L’ispettore Marco Leoni (Luca Bastianello) viene incaricato dal suo superiore di prendersi cura di lei in attesa dell’arrivo di un famigliare. E così nelle ore successive accade un fatto strano: un uomo, Fulvio Silenti (Alessandro Bertolucci) si presenta in questura e riconosce la donna come sua madre, ma solo 24 ore più tardi, un altro uomo, un contadino di nome Bruno Gedda (Fabio testi) si fa vivo per reclamare sua moglie. Le versioni dei due uomini, ovviamente, non combaciano, non corrispondono. Con il passare del tempo la donna comincia, piano piano, a recuperare piccoli frammenti del suo passato. Sono ricordi disordinati, piccoli ma importanti tasselli che la porteranno a completare il puzzle della sua esistenza passata. Accanto a lei, in questo percorso di ricostruzione, c’e’ l’ispettore Leoni che trova, inaspettatamente, proprio in quei frammenti di memoria importanti informazioni per la soluzione di un caso di omicidio. Si tratta dell’uccisione di una ragazza, una modella. La polizia sospetta anche che quella morte sia collegata ad altre e che ci possa essere quindi un’unica mano dietro ad una serie di delitti. I due cominciano così a collaborare fruttuosamente. La signora non solo recupererà se stessa e scoprirà la verità sul suo passato, ma aiuterà anche l’ispettore Leoni nelle risoluzione delle sue indagini e, soprattutto, a ritrovare fiducia in se stesso.
Nel cast, fra gli altri, Barbara Livi, Margherita Tamanti, Valentina D’Agostino, Enrico Bonucci, Giancarlo Zanetti e il piccolo Gabriele Caprio.
LA PRIMA PUNTATA
Una signora (Virna Lisi), dopo aver vagato tutta la notte senza meta, viene ritrovata dalla polizia in pieno centro, a Roma. La donna è visibilmente spaventata, frastornata. Non ricorda nulla di sé, non parla, non ha documenti. Indossa un vecchio cappotto da uomo, un elegante abito da sera e due grandi e consumate scarpe da ginnastica. In questura c’è tensione: quella stessa notte, infatti, su una spiaggia del litorale romano, ad Anzio, è stato ritrovato il corpo senza vita di una modella russa, Katia Malick, uccisa per strangolamento e con i capelli rasati. Forse un omicidio seriale. Il giovane ispettore Marco Leoni (Luca Bastianello) viene estromesso dalla squadra che si occupa del caso perché nel corso della notte, mentre la polizia tentava di salvare la ragazza, era stato irreperibile. Il commissario Duccio Mambor (Giancarlo Zanetti), quasi per punirlo ulteriormente, decide di affidargli il caso della signora senza nome. Marco è frustrato, vorrebbe continuare ad occuparsi del caso d’omicidio. Passano le ore, ma nessuno viene a reclamare la signora. Viene fatta diramare alla stampa una sua foto, nella speranza che possa servire. Il giorno dopo, finalmente, una coppia appartenente all’alta borghesia romana giunge a reclamarla. L’uomo, Fulvio Silenti (Alessandro Bertolucci), la riconosce come sua madre: il nome della signora è Paola Silenti. La donna, benché non riconosca né il figlio, né la nuora Daria (Barbara Livi), viene portata via e fatta ricoverare per qualche giorno in una lussuosa clinica, dove viene seguita dal Prof. Ulpiani (Emilio Bonucci), medico e amico di famiglia. Paola in clinica si sente in gabbia, osservata, controllata. Continua a non ricordare nulla, ha solo qualche flash con immagini confuse. Non riconosce nemmeno il nipotino Pietro (Gabriele Caprio), che la adora. Una cosa però la ricorda: non sa perché, ma sa di aver già visto Katia Malick, la modella uccisa, riconosciuta dopo aver visto per caso le sue foto in commissariato. Lo confessa a Marco, con il quale nel frattempo sta piano piano instaurando un rapporto di fiducia e amicizia. Il giovane ispettore inizia ad indagare. Scopre che la notte in cui ha perso la memoria, Paola si trovava ad una cena di beneficienza proprio vicino alla spiaggia in cui è stato trovato il cadavere di Katia. La stessa modella, inoltre, aveva posato per il catalogo della casa di lingerie della famiglia Silenti. Coincidenze? Marco crede di no. Vuole andare fino in fondo, anche se in commissariato continuano a screditarlo. Il giorno dopo, nel frattempo, un uomo (Fabio Testi) e sua figlia (Valentina D’Agostino) chiedono dell’ispettore Leoni. L’uomo, un contadino proprietario di una piccola azienda agricola, gli mostra dei documenti d’identità di una giovane e bellissima donna, è Paola da giovane. “Sono venuto a riprendermi Luisa – gli dice – mia moglie”. Chi è veramente la misteriosa donna senza memoria?